Paesaggio con natura morta
1941
olio su tavola, cm 44,5×46,4
firmato e datato in basso a destra: 1941 P. Barillà
Cartigli a tergo 1) XXII Esposizione Biennale Internazionale d’Arte, Venezia 1940-XVIII; 2) XXII Esposizione Biennale Internazionale d’Arte di Venezia,1940- XVIII (85); 3) Pietro Barillà, “Frutta”, Lire -2.000- duemila Via Miraglia 18/ Napoli
a tergo disegno di una testa virile.
Napoli, Camera di Commercio
Inv. 1) C.C.I.A.A.Na 7544; 2) C.P.C.Na 1826
St. 410
Paesaggio con natura morta è un dipinto di Pietro Barillà del 1941, acquistato dal Consiglio Provinciale dell’Economia di Napoli presumibilmente alla XXII Esposizione Biennale Internazionale d’Arte di Venezia del 1940.
In primo piano, posto su una tavola, è raffigurato un piatto ricolmo di frutta, sullo sfondo è presente un paesaggio rurale. La presenza di determinati frutti (uva e fichi), assieme ai colori del paesaggio, allude alla stagione autunnale, restituita dall’artista in toni spenti. Barillà, con il suo linguaggio scarnificato, riesce tuttavia a trasmettere grande emozione.
Un artista sobrio, di natura aristocratica, definito dal pittore e critico Vincenzo Ciardo “poco meridionale”, fu un convinto sostenitore e promotore del rinnovamento della pittura napoletana in senso novecentista. La sua attività espositiva si concentrò prevalentemente in sede nazionale.
Egli indirizzò tale attività al panorama delle mostre istituzionali. Barillà fu infatti presente a Napoli, alle mostre del Sindacato fascista campano, di cui fu anche segretario organizzatore, alla Quadriennale romana e alla Biennale veneziana. Qui nel 1940 inviò tredici opere tra cui il Paesaggio con natura morta.
Alberto Martino Dalia