Il comune di Napoli, con l’obiettivo di salvaguardare il perimetro del Centro Storico cittadino non consentirà la nuova apertura né l’ampiamento di nuove attività commerciali destinate alla somministrazione, produzione e vendita di alimenti e bevande nella zona. La misura è stata decisa d’intesa con la Regione Campania e in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Napoli per salvaguardare il Centro Storico in qualità di Sito Unesco e quindi, in particolare, le aree pubbliche aventi valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico. Nel contempo, si punta anche a tutelare le attività tradizionali e la qualità di vita dei residenti.
I contenuti del piano di tutela puntano a disciplinare anche i dehors con regole per l’occupazione di suolo pubblico per le attività di somministrazione all’aperto.
L’area interessata dal vincolo ha una superficie di 1,2 chilometri quadrati e al suo interno operano 1.555 delle 8.020 attività di food and beverage presenti su tutto il territorio comunale. Tra il 2019 e il 2022 il tasso di crescita di queste attività è stato del 10% annuo e l’incremento maggiore ha riguardato la ristorazione con preparazione di cibi da asporto (fonte Comune di Napoli), motivo per cui la misura si è resa necessaria.
Attenzione particolare viene dedicata anche a via San Gregorio Armeno. Qui il blocco triennale riguarderà tutte le attività che non rientrano tra quelle di produzione o vendita collegate alla lavorazione artigianale dei pastori.