Sono 329mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di dicembre e salgono a 1,2 milioni per l’intero trimestre dicembre-febbraio. Rispetto a un anno fa si registra una flessione di oltre -24mila, in conseguenza del rallentamento dell’economia causato dalla guerra in Ucraina, della crisi energetica, della crescita dell’inflazione e del costo del denaro. Ciononostante, i livelli della domanda di lavoro delle imprese si mantengono superiori a quelli registrati nell’analogo periodo pre-Covid (+28mila su dicembre 2019, +115mila sul trimestre).
L’industria ricerca a dicembre 88mila lavoratori mentre i servizi programmano 241mila entrate. Per l’industria sono le imprese della meccatronica e della metallurgia a offrire le maggiori opportunità lavorative (rispettivamente 15mila e 11mila assunzioni). Molteplici anche le opportunità di occupazione nel settore edilizia con 31mila ingressi previsti. Per i servizi, nel periodo delle festività natalizie, si mantengono elevate le richieste nel turismo (66mila lavoratori ricercati) e nel commercio (50mila), seguono poi i servizi alle persone (39mila) e i servizi di trasporto e logistica (27mila).
A dicembre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa oltre 149mila assunzioni delle 329mila programmate. La motivazione prevalentemente dichiarata dalle imprese è la mancanza di candidati (29,1%), seguita dalla preparazione inadeguata dei candidati (12,3%) e da altri motivi (3,9%).
I contratti a tempo determinato sono la tipologia maggiormente proposta con 172mila unità, pari al 52,1% del totale, in lieve diminuzione rispetto a dicembre 2021 (53,6%). Seguono i contratti a tempo indeterminato (79mila unità, 24,0%), quelli in somministrazione (29mila, 8,8%), l’apprendistato (19mila, 5,7%) e altre forme contrattuali che pesano complessivamente circa il 10% del totale.
A livello territoriale, 102mila assunzioni sono previste dalle imprese del Nord Ovest, a cui seguono le imprese del Nord Est (83mila, area che manifesta la maggiore difficoltà di reperimento pari al 50,3%), le imprese del Sud e Isole (80mila) e le imprese del Centro (64mila).